La storia del ricamo si fa risalire intorno al 1830 dove a San Gallo, in Svizzera, si era affermata la produzione che per cinquant'anni rimase prerogativa nazionale e di cui gli svizzeri detenevano il monopolio. Il ricamo industriale emergeva come prodotto competitivo e più economico e successivamente l'invenzione della Schiffli Stickmachine nel 1863, con l'introduzione del filo doppio e della navetta, migliorò decisamente la produttività
Da allora non era più richiesta una macchina che riproduceva il gesto della ricamatrice, ma serviva soltanto la supervisione dell'addetto, che guidava il pantografo e azionava il meccanismo con la manovella . Fu dunque prerogativa elvetica per circa mezzo secolo, finché nel 1871 un sommese, tale Tommaso Rebulla, impiantó proprio a Somma Lombardo le prime macchine da ricamo.
A pochi centinaia di metri dal primo ricamificio italiano, la Pizval ha deciso 140 anni dopo di creare il proprio dipartimento di ricamo installando i più tecnologici telai da ricamo provenienti dalla Svizzera .
La nostra crescita, agevolata dalle griffe mondiali e dalla sinergia con i pizzi e tulli bobinette da noi prodotti , è stata molto rapida poiché hanno apprezzato la nuova concezione di utilizzare tecniche di ultimissima generazione del ricamo su basi classiche ed antiche.